Basta un semplice gesto prima di sedersi a tavola per trasformare la pasta da nemico della bilancia ad alleato della nostra salute.
La pasta è da sempre la regina della tavola italiana: cremosa, profumata, appagante. Eppure, proprio per la sua composizione ricca di carboidrati, è spesso vista con sospetto da chi tiene alla linea. Ma se vi dicessimo che esiste un trucco semplice, scientificamente fondato, per gustarla senza sensi di colpa… e senza ingrassare? Leggere per credere.

A dare la buona notizia è Jessie Inchauspé, biochimica di fama internazionale e seguitissima sul suo profilo online @glucosegoddess. La sua missione è non a caso quella di aiutare le persone a gestire meglio i livelli di zucchero nel sangue – e sì, anche a mangiare la pasta in modo “intelligente”. Vediamo nel dettaglio i suoi ghiotti suggerimenti.
La pasta che non fa ingrassare: il segreto è tutto nell'”ordine”
Il problema principale legato al consumo di pasta non è l’alimento in sé, ma l’effetto che può avere sulla glicemia. Ogni volta che ingeriamo carboidrati, il nostro corpo li trasforma in glucosio, facendo salire i livelli di zucchero nel sangue. Se questo aumento è troppo rapido, si crea un cosiddetto picco glicemico. Il che non solo favorisce l’accumulo di grasso, ma può anche causare stanchezza, fame improvvisa e, nel lungo periodo, aumentare il rischio di diabete.

Il trucco, secondo Jessie Inchauspé, è semplice quanto geniale: iniziare ogni pasto con una porzione di verdure. Un’insalata, un piatto di zucchine grigliate o anche solo qualche carota cruda. Le fibre contenute nei vegetali agiscono come una barriera, rallentando l’assorbimento del glucosio. Questo impedisce ai livelli di zucchero di impennarsi e crollare bruscamente.
E non finisce qui: per un effetto ancora più efficace, è bene abbinare alla pasta una fonte proteica come uova, legumi, carne o pesce. Il mix di fibre e proteine aiuta a mantenere stabile la glicemia e ci fa sentire più sazi più a lungo. Un’altra dritta? Optate per la pasta integrale o a base di legumi, e cuocetela sempre al dente. La cottura breve mantiene basso l’indice glicemico, riducendo il rischio dei famigerati picchi.
Morale della favola: non è necessario rinunciare a uno dei piaceri più grandi della vita, specie nella culla della cucina mediterranea, sull’altare della bilancia. Basta cambiare l’ordine del nostro menù e scegliere gli ingredienti con cura: sono poche ma fondamentali accortezze a trasformare la pasta da nemico ad alleato del nostro benessere.